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1) Dizion. 5° Ed. .
FORTEZZA.
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FORTEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Forte. L'esser forte; Robustezza del corpo, o delle membra, Gagliardia; e talvolta anche semplicemente Vigore, Forza. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 4: 'L coltivamento della villa richiede.... spezialmente fortezza degli abitanti.
Esempio: Dant. Conv. 346: Le corporali bontadi, cioè bellezza, fortezza, e quasi perpetua valitudine.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 152: Beni naturali sono o nel corpo, o nell'anima.... Nel corpo, siccome è santà, fortezza, allegrezza, bellezza, nobiltà, libertà, ec.
Esempio: Vill. M. 289: E guarito, fu onorato di doni,... soggiornò nella città.... tanto che fu tornato nella sua fortezza.
Esempio: Leggend. SS. Z. 2, 68: Essendo nato a uno pastore tra' ditelli uno malore molto grande, intanto venne crescendo quello male, che già gli era venuta meno tutta la fortezza.
Esempio: Fior. Virt. 71: Fortezza, secondo Macrobio, si è di tre maniere: la prima è a essere forte ed atante della persona per buona natura.
Esempio: E Fior. Virt. 73: La sua fortezza avea [Sansone] ne' capelli.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 180: Secondo che per quella debole fievolezza le donne son meno animose, per la medesima sono ancor poi più caute: però le madri nutriscono i figliuoli, i padri gli ammaestrano, e con la fortezza acquistano di fuori quello che esse con la sedulità conservano in casa.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 5, 207: Le umane operazioni ànno bisogno del governo del capo, e della fortezza delle mani per complimento loro.
Esempio: Adim. A. Pind. 274: Raccoglie le lodi particolari d'Arcesilao, figurando la nobiltà e l'eccellenza nell'Aquila, la fortezza nella Torre, la previdenza nell'Occhio, la facultà della musica nell'Usignolo.
Definiz: § I. Pure per Forza, Vigore, in senso però figurato. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 53: Costume confermato per lungo tempo, si è fortezza di natura.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 208: Come più tosto la fortezza della natura avrà discacciato la folta nebbia di quel sonno, ec.
Definiz: § II. Altresì per Forza, Vigore, Nervo, riferito a esercito. –
Esempio: Bibb. N. 3, 300: Quelli ch'erano alla guardia della persona del Re, e tutta la fortezza dello esercito di David non era con Adonia.
Esempio: E Bibb. N. 4, 254: E se tu crederai che le battaglie istiano in fortezza di esercito, il Signore farà che tu sarai vinto da' nemici; però che aiutare e fare fuggire è di Dio.
Definiz: § III. Si usò figuratam. per Azione da uomo forte, in senso così di gagliardo come di valoroso, coraggioso; Atto di gagliardia, o di valore o coraggio. –
Esempio: Cic. Ufic. 28: Adunque le fortezze di casa non sono più basse che quelle di fuora, cioè dell'armi. Nelle quali domestiche fortezze più ancora d'opera e di studio si debba porre, che in quelle altre.
Esempio: Fior. Virt. 73: Fu uno ch'avea nome Sansone, il quale era più forte che mai fosse al mondo, e molte fortezze fece.
Esempio: Stor. Nerbon. M. 100 t.: Guglielmo, che udì il romore, tornò indrieto, e vide le grande fortezze di quello signore.
Definiz: § IV. Detto di cose, e più spesso di edifizj, vale Capacità di poter resistere, reggersi, durare; Saldezza, Fermezza, Stabilità. –
Esempio: Vill. G. 1, 89: E torri di maravigliosa fortezza erano sopra le porte.
Esempio: Morell. Cron. 229: Ebbe consiglio con gran maestri di murare, e con savj e pratichi uomini d'arme, e con loro consiglio fece disegnare la fortezza con tutta la nobiltà e fortezza che seppono divisare.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 132: Con questi modi e molti altri si portò [il Brunellesco] in tal forma, che venne al fine delle cupole con grandissima bellezza e fortezza e comodi per tutti e' casi.
Esempio: Soder. Agric. 165: Si suole per maggior fortezza, acciocchè i sopraccigli o soprallimitari delle porte e finestre non siano aggravati dal peso, fare alcuni archi che al di qua e di là puntano a sollevare il peso che si murasse lor sopra.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 102, 1: Quel piccol muro, fatto a piè della facciata della casa, non tanto per uso di sedere, quanto per fortezza della parete.
Esempio: Galian. B. Vitr. 23: La fortezza dipende dal calare le fondamenta fino al sodo, e fare senza avarizia esatta scelta de' materiali.
Definiz: § V. E per la Cosa stessa che si mette, si appone, si adatta, a checchessia, per dargli maggior fortezza, resistenza, stabilità. –
Esempio: Manett. A. Op. stor. 92: Fecie pensiero [il Brunellesco].... non avere meno gli occhi a questo ordine e modo che a quello delle scolture, e sì ne' reggimenti e fortezze dello edificio, e corpi e garbi ed invenzioni, secondo e' propositi a che egli avevano a servire, come negli ornamenti.
Esempio: E Manett. A. Op. stor. 146: El quale [Brunellesco] faceva le cose sue con molte e varie considerazioni intorno alle adornezze e fortezze.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 39: Fra l'un canapo e l'altro erano funi che similmente sostenevano quel cielo; che per tutto era in modo armato, e particolarmente in su gli estremi, di canapi, di funi e di soppanni e fortezze di tele doppie e canevacci, che non è possibile imaginarsi meglio.
Definiz: § VI. Detto di luoghi, vale Capacità di resistere al nemico, sia per condizioni naturali, sia per opere di fortificazione e fornimento di armi, o per tutte queste cose insieme. –
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 38 t.: Trovamo pienamente essere fatte tutte le cose le quali alla fortezza del detto luogo per messer lo capitano era proveduto.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 376: Rimaneva adunque sola l'espugnazione di Pisa, impresa, da coloro che discorrevano prudentemente, non riputata se non difficile per la fortezza della città, e per il numero, virtù e ostinazione degli uomini che v'erano dentro.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 30: Guerra, pace, leghe, tregue, facultà publiche, vitto della città, e del paese, sicurtà e fortezza di quello, leggi ed ordini, e ciò che a tali cose appartiene.
Esempio: Bentiv. G. Relaz. 1, 26: La fortezza del paese delle Provincie Unite non può esser maggiore. Hanno il mare da molte parti che le assicura, e dentro terra la Mosa ed il Reno, ec.
Esempio: E Bentiv. G. Relaz. 1, 27: Questa è piazza che vien giudicata poco meno che inespugnabile, così per la fortezza del sito, ch'è quasi tutto fra paludi e bassi canali, come per essere molto bene fortificata ogni parte più alta del terreno di fuori, dove le trincere potessero aprirsi.
Definiz: § VII. Detto di boscaglia, si usò per Grande foltezza o spessezza; ed altresì per Parte più folta, più aspra, e meno accessibile, di essa. –
Esempio: Vill. M. 525: Il quale (il re di Rascia) in campo non osò comparire; ma con tutta sua gente si ridusse, secondo loro costume, alle fortezze delle boscaglie, ove non potieno essere impediti, sanza smisurato disavvantaggio di chi ne fosse messo alla punga.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 398: Si gridò all'arme con orribili voci, le quali erano accresciute dalla fortezza de' boschi, e da' torti giramenti delle valli con vario rimbombo (il lat. ha densitas).
Definiz: § VIII. Fortezza, usasi anche in senso morale, e denota Quella sicurtà o forza dell'animo, la quale fa che l'uomo per giusta e nobile causa affronti intrepidamente, ma senza audacia, i rischj, o assuma consideratamente e con fermezza imprese grandi e pericolose. Talora per altro prendesi semplicemente per Valore, Coraggio. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 115: La fortezza è considerato ricevimento di pericoli.
Esempio: Dant. Inf. 34: Ecco il loco, Ove convien che di fortezza t'armi.
Esempio: E Dant. Conv. 339: Queste sono undici vertù dal detto filosofo nomate. La prima si chiama fortezza, la quale è arme e freno a moderare l'audacia e la timidità nostra nelle cose che sono corruzione della nostra vita.
Esempio: Fior. Virt. 71: Fortezza, secondo Macrobio, si è di tre maniere:... la seconda si è prodezza, ch'è una sicurtà d'animo in non temer le gravi cose.
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 45: Fortezza è quella [virtù] che ci fa animosi a operar cose belle nei pericoli, in quel modo che comandan le leggi, a loro rendendoci ubbidienti: e timidità è quella, che l'opposito ci fa fare.
Esempio: Gell. Circ. 152: La fortezza è una mediocrità determinata con ragione infra l'audacia ed il timore, per cagione del bene e dell'onesto.
Esempio: E Gell. Vit. Alfons. volg. 109: E già si vedevan l'insegne, quando Fois, incitato da la fatal furia della non regolata fortezza sua, comandò che si volgesser le bandiere contra' nimici.
Esempio: Domen. Plin. 200: L. Siccio Dentato.... ha grandissima lode di fortezza. Percioch'egli combattè cento venti volte;... ebbe quarantacinque ferite, tutte dinanzi;... prese ventiquattro spoglie.
Esempio: Grazz. Pros. 158: Fatta della necessità fortezza o disperazione, rittosi, e tirato a sè l'uscio di camera,... s'uscì fuori di casa.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 17: A lei.... Viene in pensier come salvar costoro. Move fortezza il gran pensier, l'arresta Poi la vergogna e 'l virginal decoro: Vince fortezza, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 8, 38: Questi è Rinaldo, il giovenetto, a cui Il pregio di fortezza ogn'altro cede.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 5, 207: La milizia richiede necessariamente la prudenza e la fortezza per adempimento delle sue imprese. Vero è che più essenziale si giudica la prudenza; perchè questa ordina e modera e compone tutte le cose con più sicuro e fortunato successo, che non farà la fortezza, la quale, se non è regolata, diventa bestiale e dannosa.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 151: Usciva Wurmser circondato da' suoi liberi soldati: ammiravano in lui la fortezza e la volontà egregia, con un corso di fortuna troppo indegnamente contraria.
Definiz: § IX. E per similit., detto di animali. –
Esempio: Cic. Ufic. 19: Nelle quali (nelle fiere) noi diciamo spesso ch'è la fortezza; come ne' cavagli e ne' lioni: ma la giustizia e l'equità, noi non diciamo essere in loro.
Esempio: Bart. C. Opusc. Albert. 372: Si ha memoria che in fra la antica stirpe de' cani, ve ne sono stati alcuni dotati di tanta fortezza d'animo, che non hanno ricusato venir a solo a solo a combattere con un lione.
Definiz: § X. E dicesi pure Quella forza d'animo, per la quale si superano tutti gli ostacoli o impedimenti a conseguire il fine morale, o sopportansi con ferma rassegnazione lunghi dolori, gravissime avversità, sventure, e simili. Ed è anche una delle Virtù cardinali. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 149 t.: Fortezza è virtù che fa l'uomo forte contra all'assalto de l'avversità.
Esempio: E Giamb. Tratt. mor. 304: Fortezza è una virtude d'animo, per la quale l'uomo nè per le tribulazioni del mondo si fiacca, nè per le lusinghe della ventura monta in altura.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 115: La fortezza è.... lungo sofferimento di fatiche.
Esempio: Frescobald. M. Rim. 90: Fortezza, che l'uom fa sicuro e franco, Sì che non smaga nell'avversitate, ec.
Esempio: Fior. Virt. 71: Fortezza, secondo Macrobio, si è di tre maniere:... la terza si è pazienza a sostenere egualmente ogni assalto d'avversità.
Esempio: Robb. Recit. 302: Veggendo che si dava ordine di comunicarli, si volse a fra Cipriano, e disse: Il sagramento che io ho a pigliare, non mi darà egli una gran fortezza? E il frate: Ben sai che sì.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 67: E dirò prima di Ricciarda, degno Esempio di fortezza e d'onestade.
Esempio: Bald. Pros. 518: Opponendo egli al dolore la fortezza virile, ed in lui filosofica, racconsolossi.
Esempio: Adim. A. Pind. 216: Chi nell'avversità non si perde, fa mostra d'una singolar fortezza d'animo, ec.
Definiz: § XI. E come Term. de' Teologi, dicesi Uno dei sette doni dello Spirito Santo; ed è Quello pel quale siamo aiutati a mettere in esecuzione la volontà di Dio. –
Esempio: Dant. Conv. 356: E perocchè da ineffabile carità vengono questi doni, e la divina carità sia appropiata allo Spirito Santo, quindi è che chiamati sono doni di Spirito Santo; li quali, secondochè li distingue Isaia profeta, sono sette, cioè: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timor di Dio.
Esempio: Cavalc. Esp. Pat. 96: E incontanente viene nell'anima nostra un dono di Spirito Santo, che si chiama dono di fortezza.... E di questo dono di fortezza sì nasce una beatitudine che si chiama desiderio di iustizia.
Esempio: Martin. T. V. 13, 109: E sopra di lui riposerà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d'intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, ec.
Esempio: E Martin. T. V. Not. 109: Lo spirito di fortezza sostiene l'uomo nelle avversità e nei patimenti.
Definiz: § XII. Fortezza, vale anche Qualità, Condizione, di sapore forte, cioè acido e frizzante o pungente. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 263: Corrompe [la polvere del pepe] la creatura con la sua fortezza.
Esempio: Pallad. Agric. R.: Noci.... mescolate con cipolle, alle quali elle rendono questo cambio, che tolgono loro la fortezza.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 320: Le radici di vitalba, seccate all'ombra, e cacciate nelle botti dell'aceto, lo fanno diventar fortissimo; legansi queste barbe con un filo, e secondo la quantità dell'aceto si vi legano o poche o assai, facendole pendere dal cocchiume sì ch'elle non tocchino il fondo; e come l'aceto abbia presa quella fortezza che si desidera, si levan via.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 62: A poco a poco la vinaccia, riscaldando, piglierà il forte, e di mano in mano annaffiandola, farai passare il mosto che vorrai per fare aceto, sino a che tu sentirai che la vinaccia sia venuta in ultimo fervore di fortezza; e che, accostandosela al naso, non la potrai sopportare.
Definiz: § XIII. E detto di odore, vale Acutezza, o Gravità, molesta. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 47: Quanto alla fortezza, chè immantenente che si aperse la tomba, n'uscì l'odore, e funne piena immantenente tutta la chiesa, e tutta la contrada.
Esempio: Zibald. Andr. 112: I sentimenti dell'odorare sono questi: odore, puzzo, fortezza e soavità, conforto e tramortimento.
Definiz: § XIV. Trovasi figuratam. riferito a scrittura, per Difficoltà ad essere inteso; Oscurità. –
Esempio: Dant. Conv. 77: Convienmi che con più alto stilo dia nella presente opera un poco di gravezza, per la quale paia di maggiore autorità; e questa scusa basti alla fortezza del mio Comento.
Definiz: § XV. In fortezza di checchessia, o Per fortezza, di checchessia, si disse per In forza, virtù, grazia, ovvero Per forza, virtù, effetto, di checchessia. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 36 var.: Per fortezza adunque d'amore conviene entrare in cielo, non per ozio.
Esempio: E Cavalc. Specch. Croc. 37: Adunque per fortezza d'amore ci conviene rinunziare tutti li diletti del mondo.
Esempio: E Cavalc. Specch. Croc. 38: Al magnanimo ancora s'appartiene per fortezza d'amore sostenere fortemente cose terribili e grandi.
Esempio: Bibb. N. 3, 422: Il quale, levandosi, mangiò e bevè, e andò in fortezza di quello cibo XL dì e XL notti insino al monte di Dio Oreb.
Definiz: § XVI. Recare altrui a fortezza, si disse per Rendere altrui le forze, il vigore del corpo. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 116: Crediamo che 'l medico ci rechi a fortezza dandoci medicine, che ci fanno più deboli, e diaci sanità ec.